Avete qualche decina di minuti da spendere? Bene vi invito a leggere gli articoli 39,40,41 e 42 del nostro Codice Civile per capire finalmente di cosa stiamo parlando. Nell'ordinamento italiano un comitato è un ente che persegue uno scopo altruistico, generalmente di pubblica utilità, ad opera di una pluralità di persone che, non disponendo dei mezzi patrimoniali adeguati, promuovono una pubblica sottoscrizione per raccogliere i fondi necessari a realizzarlo. Esempi sono i comitati di soccorso o di beneficenza e i comitati promotori di opere pubbliche, monumenti, esposizioni, mostre, festeggiamenti.
Nei nostri soliti deliri di democrazia diretta abbiamo deciso di dare un livello maggiore, ovvero quello di "comitato ultras" che si riunisce non per discutere o confrontarsi ma per dire sempre e solo una cosa: no. Non importa il tema, l'importante è essere contro. Contro tutto e contro tutti, come quando da fanciulli si giocava al pallone nei campetti. E quindi giù i comitati contro le moto, contro le moschee, con gli autobus, contro il degrado, contro la gronda, contro la movida, contro i cinema all'aperto, contro i centri commerciali, contro i negozi al dettaglio, contro il sindaco, contro il comune, contro i parchi, contro il cemento, contro l'arte moderna, contro l'arte in generale, contro lo stadio, contro lo sport, contro lo sporco, contro i fiumi, contro il mare, contro il clima, contro l'inquinamento, contro gli anziani, contro i giovani, contro i cinquantenni, contro contro contro contro... talmente contro che alla fine si è a favore di qualcosa che è contro.
Tutte queste persone all'improvviso, come raggiunte dall'arcangelo Gabriele, si sentono investite di uno strano potere, quello di avere il diritto di parlare e di dare opinione, il male del nostro mondo e del nostro tempo. Avere un opinione non è più il massimo esempio di partecipazione, no, è solo uno starnazzante modo di essere vivi e presi in considerazione, è un mostrare isterico la propria posizione. Necessario per gli altri? O solo per noi? Abbiamo capito a tal punto che questa nostra realtà è un teatrino da essere ridotti ad un coro di grida continue per la paura di non essere ascoltati, o di non riuscire più ad ascoltare nemmeno noi stessi.
E quando arriverà il comitato contro i comitati? Ci chiuderemo in casa, perchè la fine sarà vicina.
Lordtiranus
Nei nostri soliti deliri di democrazia diretta abbiamo deciso di dare un livello maggiore, ovvero quello di "comitato ultras" che si riunisce non per discutere o confrontarsi ma per dire sempre e solo una cosa: no. Non importa il tema, l'importante è essere contro. Contro tutto e contro tutti, come quando da fanciulli si giocava al pallone nei campetti. E quindi giù i comitati contro le moto, contro le moschee, con gli autobus, contro il degrado, contro la gronda, contro la movida, contro i cinema all'aperto, contro i centri commerciali, contro i negozi al dettaglio, contro il sindaco, contro il comune, contro i parchi, contro il cemento, contro l'arte moderna, contro l'arte in generale, contro lo stadio, contro lo sport, contro lo sporco, contro i fiumi, contro il mare, contro il clima, contro l'inquinamento, contro gli anziani, contro i giovani, contro i cinquantenni, contro contro contro contro... talmente contro che alla fine si è a favore di qualcosa che è contro.
Tutte queste persone all'improvviso, come raggiunte dall'arcangelo Gabriele, si sentono investite di uno strano potere, quello di avere il diritto di parlare e di dare opinione, il male del nostro mondo e del nostro tempo. Avere un opinione non è più il massimo esempio di partecipazione, no, è solo uno starnazzante modo di essere vivi e presi in considerazione, è un mostrare isterico la propria posizione. Necessario per gli altri? O solo per noi? Abbiamo capito a tal punto che questa nostra realtà è un teatrino da essere ridotti ad un coro di grida continue per la paura di non essere ascoltati, o di non riuscire più ad ascoltare nemmeno noi stessi.
E quando arriverà il comitato contro i comitati? Ci chiuderemo in casa, perchè la fine sarà vicina.
Lordtiranus
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