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lunedì 2 febbraio 2009

Oggi parliamo di... Bruxelles (Belgio)

La situazione amministrativa di Bruxelles non è mai del tutto chiara: con il termine Bruxelles infatti ci si riferisce talvolta alla municipalità principale della Regione di Bruxelles-Capitale (Région de Bruxelles-Capitale in francese, Brussels hoofdstedelijk gewest in olandese), ma in tal caso è più corretto denominarla Città di Bruxelles (Ville de Bruxelles in francese, Stad Brussel in neerlandese), la quale non è che una delle 19 municipalità che compongono la Regione di Bruxelles-Capitale. Con 140.000 abitanti, mentre considerando l'intera Regione di Bruxelles-Capitale si arriva a 1 milione di abitanti, si presenta a livello trasportistico come un vero mosaico di opportunità e scelte di sviluppo.

I tram di Bruxelles
La rete tranviaria di Bruxelles è gestita dalla Société des transports intercommunaux de Bruxelles (STIB). Il primo tram a trazione animale risale al 1869 e già dopo una decina d’anni (1877), il cavallo venne sostituito da un tram a vapore. Per il primo tram elettrico si dovette attendere il 1894. Bruxelles, essendo capitale di grande importanza a livello europeo, può attualmente vantare una fitta rete di tram (oltre 15 linee) la quale verrà ulteriormente radicata nel territorio. Alcune linee sono state poi sviluppate in sotterranea, prendendo il nome di prémétro.
Tuttavia questa rete non è paragonabile, qualitativamente parlando, a quella di molte città europee: in città raramente i mezzi possono utilizzare corsie protette, solo in alcuni casi sono presenti punti per facilitarne la svolta, e inoltre, la maggior parte delle linee sono servite di convogli di piccole dimensioni. Queste limitazioni strutturali ha fatto si che la rete tranviaria abbia portato a risultati piuttosto scarsi: tempi di attesa elevati, bassa velocità commerciale, difficoltà a mantenere i tempi di percorrenza a causa dell’ingerenza del traffico privato e saturazione di molte linee. La pubblica amministrazione, pur avendo i poteri, ha recentemente preferito migliorare più il traffico privato rispetto a quello pubblico, lo dimostra ad esempio il fatto di aver costruito diversi parcheggi nelle piazze cittadine e di aver trasformato diverse strade e boulevard in autentiche strade a scorrimento veloce, con incroci veicolari su piani differenti (solitamente sottopassi). Nonostante questo la SITB fino dal 2006 sta operando una riorganizzazione della rete che porterà nel biennio 2011-12 alla sostituzione di tutti i veicoli tranviari vecchi a favore dei nuovi convogli T-3000 e T-4000. Al 2020 è prevista un ulteriore estensione delle reti tranviarie, con l’obiettivo di raggiungere l’aeroporto cittadino.
  • Materiale in servizio

Per svolgere il servizio sono presenti ben sei modelli differenti di tram: i più vetusti sono di tipologia PCC (in costruzione dagli anni ’30) mentre gli ultimi modelli, ribassati, rispecchiano maggiormente i livello di comfort e di spazio richiesti dall’utenza. I tre modelli PCC (7000/7100, 7700/7800 e 7900) sono come già detto i mezzi più vecchi in circolazione; e soprattutto nel primo caso hanno alle spalle decenni di servizio. Il record è della 7003, entrata in servizio nel 1951 è stata ritirata solamente nel 2007 dopo ben cinquantasei anni di servizio. Questa tipologia, estremamente inadatta, misurava solamente poco più di 14 metri, con una sola cassa e delle porte di accesso molto strette. Questa serie entrata in servizio nei primi anni ’50 è stata quasi del tutto superata nella metà degli anni ’70, anche se alcuni mezzi sono stati preservati come mezzi storici e transitano saltuariamente. Dal 1972 vennero introdotto le tipologie PCC 7800e rappresentarono un vera “rivoluzione” per il servizio, grazie anche ad una maggiore capienza lungo i 21 metri del veicolo e ad una migliore composizione degli interni e del posto di guida stesso, attualmente ancora in servizio insieme alle 7900, ultimo modello delle PCC, le più grandi con i loro 28 metri circa di lunghezza. La vera rivoluzione avviene però nei primi anni Novanta con l’introduzione della prima serie di veicoli ribassati: le T-2000, entrati in servizio dal 1993 al 1995. La maggiore differenza con le precedenti serie riguarda soprattutto le performance di guida, l’accesso stesso al veicolo dovuto all’abbassamento del piano calpestabile e delle porte notevolmente più grandi e funzionali. Gli ultimi modelli, T-3000 e T-4000, sono invece di recente acquisizione e fanno parte del parco mezzi solo dal 2005. Lunghi rispettivamente 32 e 43 metri sono i mezzi più capienti di tutto il parco tram della STIB, ma ciononostante svolgono servizio su un numero molto limitato di linee.



La metropolitana
La metropolitana di Bruxelles è l’unica di questa tipologia presente nel territorio belga. Pur avendo anche Anversa e Charleroi dei sistemi simili, questi ultimi vengono definiti
prémétro e mantengono, in parte, caratteristiche differenti. Entrata in funzione a cavallo degli anni ’60 e ’70 la metropolitana di Bruxelles conta attualmente 3 linee identificate come: 1-A, 1-B e 2. La linea 1 attraversa la città da ovest a est e utilizza un tratto comune sotto il centro città (A e B), per poi distanziarsi nelle periferie e creando quattro diversi tronconi, con capolinea differenti. La linea 2 è invece a forma circolare, passante sotto il centro città, i cui lavori di completamento dell’anello sono previsti per il 2009. Su di un totale di circa 40 chilometri oltre l’85% del percorso è in sotterranea e il tratto in comune, lungo circa 6,2km permette un passaggio di un convoglio ogni 4 minuti. Ad oggi (2006) la metropolitana di Bruxelles trasporta qualcosa come 340 mila passeggeri al giorno, per un totale di circa 124 milioni di passeggeri all’anno.




Per saperne di più:
Tram di Bruxelles (fr.)
Metro di Bruxelles (fr.)
Sito ufficiale STIB

Lordtiranus

1 commento:

Anonimo ha detto...

Hm hm.. that's amazing but actually i have a hard time figuring it... wonder what others have to say..

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