Ciao a tutti gli amici del blog, vi chiedo scusa se per diversi giorni questa pagina è stata zitta ma impegni di poco conto mi hanno tenuto lontano dal pc. Come va? Tutto bene? Vorrei innanzitutto ringraziare Claudio per avermi scritto un commento in una discussione precedente: grazie, grazie.
Nei primi giorni di dicembre ero in Belgio per seguire la bella (si fa per dire) avventura UEFA della Sampdoria e di questo vorrei parlarvi stamani. Come tutti saprete la Ryanair serve località centrali, con un piccolo trucco; mi spiego meglio: se volete andare a Londra, arrivate a Stansted, località persa da Dio nella campagna a circa un'ora di treno, stesso discorso ad esempio per Barcellona (arrivo a Girona) e per Bruxelles, dato che il nostro aereo è atterrato a Charleroi. Del Belgio si sa poco, ma più o meno pensate ad un panino di due strati: il lato superiore di derivazione fiamminga (con tanti denari da spendere), la parte inferiore di derivazione francofona (con delle belle gatte da pelare e pochi denari da spendere). In mezzo, come ogni panino che si rispetta, la zona germanofona, piccolissima e abbastanza lasciata a sé stessa. Charleroi e Liegi sono due vertici del triangolo del Belgio centrale dove, in alto troviamo Bruxelles come terzo polo. Inutile girarsi intorno, Charleroi e Liegi sono brutte città, dispiace dirlo ma decenni di estrazione del carbone ha ridotto queste località a mura nere, palazzi austeri e le stesse persone per le strade paiono tristi, rassegnate. Liegi subisce invece un po' di più il fascino di città europea: più grande, più vivibile meno pressata dall'archeologia industriale e con un "feroce" background francese. Quello che spicca in queste località è l'onnipresente mezzo della TEC (la società di trasporto vallona, che si occupa di più località) che collega davvero tutto con tutto. Dando una rapida sbirciata alle mappe nel centro città ci si accorge subito come Liegi, ad esempio, abbia una fittissima rete di trasporto interno, con la periferia periurbana e poi con le zone più esterne. Per non parlare dei treni: tre stazioni nel centro città tra cui Liège-Guillemins di cui vi mostro una foto
Questa stazione iperfuturistica (la foto è stata presa dal portale Wiki) vede transitare sui suoi binari treni provenienti da Parigi, Colonia, Francoforte, Maastricht, Lussemburgo eccetera, tutti ovviamente ad alta velocità (Thalys) e IC di ennesima potenza e comfort. Lo stesso nostro treno, tutto sommato "normale" per gli standard europei, era completamente automatizzato, porte, riscaldamento nelle singole carrozze, scritta scorrevole di prossima fermata con tanto di annunciatore. Insomma vero servizio. Il 5, venerdì, di ritorno dal Belgio sono andato a trovare la mia dolce metà nelle valli Ovadesi, prendendo il mio bel regionale. All'andata sono rimasto seduto sulle scalette, altro posto non ce n'era mentre al ritorno.... Appena saliti ci assale un freddo pungente, il capotreno ci dice che nella prima carrozza il riscaldamento è guasto, man mano che si percorre il treno la temperatura aumenta fino all'ultimo vagone che lui stesso definisce "una sauna". Mi metto a sedere nella carrozza frigorifero e accedo la mia radiolina da viaggio, neanche il tempo di partire e meraviglia: gli annunci di trenitalia! Una fastidiosissima voce metallica (anzi più modulazioni di voce) mi ricorda di non abbandonare il mio bagaglio perchè se no verrà controllato dalla polizia, dopo 5o metri di viaggio mi informa (con tre modulazioni di voce) che la prossima fermata sarà Ovada (invece che Rossiglione...) e che il treno ha un ritardo di 11 minuti, gentilmente il computer chiede scusa. Il viaggio continua, nello scompartimento sono bello solo, segnale, ci fermiamo, si riparte, segnale, ci fermiamo, si riparte, all'improvviso ancora la voce: informa che la linea Savona-Torino è interrotta presso la stazione di Ceva, e che il servizio è garantito da autolinee... Buono a sapersi ma al momento, perso tra i boschi di Mele non trovo molto utile questa notizia (sempre e solo in italiano poi...). Arrivati a Borzoli binario di precedenza e si aspetta... si aspetta... arriva il treno da Genova... si aspetta... l'altro riparte... si aspetta... partiamo anche noi. Arrivati poco prima del quadrivio ci si riferma... si aspetta e poi finalmente una corsa fino a Sampierdarena. Arrivati a destinazione mi accorgo che il tragitto tra Ovada e Samp è durato quasi come il tragitto da Liegi a Charleroi... anche se i fattori di comodità non erano proprio uguali (e nemmeno il prezzo del biglietto però). Arrivati a Sampierdarena rispunta la voce: siamo arrivati con 21 minuti di ritardo. Ci scusiamo per il disagio.
Tutto sommato anche le voci elettroniche hanno un cuore.
Nei primi giorni di dicembre ero in Belgio per seguire la bella (si fa per dire) avventura UEFA della Sampdoria e di questo vorrei parlarvi stamani. Come tutti saprete la Ryanair serve località centrali, con un piccolo trucco; mi spiego meglio: se volete andare a Londra, arrivate a Stansted, località persa da Dio nella campagna a circa un'ora di treno, stesso discorso ad esempio per Barcellona (arrivo a Girona) e per Bruxelles, dato che il nostro aereo è atterrato a Charleroi. Del Belgio si sa poco, ma più o meno pensate ad un panino di due strati: il lato superiore di derivazione fiamminga (con tanti denari da spendere), la parte inferiore di derivazione francofona (con delle belle gatte da pelare e pochi denari da spendere). In mezzo, come ogni panino che si rispetta, la zona germanofona, piccolissima e abbastanza lasciata a sé stessa. Charleroi e Liegi sono due vertici del triangolo del Belgio centrale dove, in alto troviamo Bruxelles come terzo polo. Inutile girarsi intorno, Charleroi e Liegi sono brutte città, dispiace dirlo ma decenni di estrazione del carbone ha ridotto queste località a mura nere, palazzi austeri e le stesse persone per le strade paiono tristi, rassegnate. Liegi subisce invece un po' di più il fascino di città europea: più grande, più vivibile meno pressata dall'archeologia industriale e con un "feroce" background francese. Quello che spicca in queste località è l'onnipresente mezzo della TEC (la società di trasporto vallona, che si occupa di più località) che collega davvero tutto con tutto. Dando una rapida sbirciata alle mappe nel centro città ci si accorge subito come Liegi, ad esempio, abbia una fittissima rete di trasporto interno, con la periferia periurbana e poi con le zone più esterne. Per non parlare dei treni: tre stazioni nel centro città tra cui Liège-Guillemins di cui vi mostro una foto
Questa stazione iperfuturistica (la foto è stata presa dal portale Wiki) vede transitare sui suoi binari treni provenienti da Parigi, Colonia, Francoforte, Maastricht, Lussemburgo eccetera, tutti ovviamente ad alta velocità (Thalys) e IC di ennesima potenza e comfort. Lo stesso nostro treno, tutto sommato "normale" per gli standard europei, era completamente automatizzato, porte, riscaldamento nelle singole carrozze, scritta scorrevole di prossima fermata con tanto di annunciatore. Insomma vero servizio. Il 5, venerdì, di ritorno dal Belgio sono andato a trovare la mia dolce metà nelle valli Ovadesi, prendendo il mio bel regionale. All'andata sono rimasto seduto sulle scalette, altro posto non ce n'era mentre al ritorno.... Appena saliti ci assale un freddo pungente, il capotreno ci dice che nella prima carrozza il riscaldamento è guasto, man mano che si percorre il treno la temperatura aumenta fino all'ultimo vagone che lui stesso definisce "una sauna". Mi metto a sedere nella carrozza frigorifero e accedo la mia radiolina da viaggio, neanche il tempo di partire e meraviglia: gli annunci di trenitalia! Una fastidiosissima voce metallica (anzi più modulazioni di voce) mi ricorda di non abbandonare il mio bagaglio perchè se no verrà controllato dalla polizia, dopo 5o metri di viaggio mi informa (con tre modulazioni di voce) che la prossima fermata sarà Ovada (invece che Rossiglione...) e che il treno ha un ritardo di 11 minuti, gentilmente il computer chiede scusa. Il viaggio continua, nello scompartimento sono bello solo, segnale, ci fermiamo, si riparte, segnale, ci fermiamo, si riparte, all'improvviso ancora la voce: informa che la linea Savona-Torino è interrotta presso la stazione di Ceva, e che il servizio è garantito da autolinee... Buono a sapersi ma al momento, perso tra i boschi di Mele non trovo molto utile questa notizia (sempre e solo in italiano poi...). Arrivati a Borzoli binario di precedenza e si aspetta... si aspetta... arriva il treno da Genova... si aspetta... l'altro riparte... si aspetta... partiamo anche noi. Arrivati poco prima del quadrivio ci si riferma... si aspetta e poi finalmente una corsa fino a Sampierdarena. Arrivati a destinazione mi accorgo che il tragitto tra Ovada e Samp è durato quasi come il tragitto da Liegi a Charleroi... anche se i fattori di comodità non erano proprio uguali (e nemmeno il prezzo del biglietto però). Arrivati a Sampierdarena rispunta la voce: siamo arrivati con 21 minuti di ritardo. Ci scusiamo per il disagio.
Tutto sommato anche le voci elettroniche hanno un cuore.
Lordtiranus
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