Sono difficile da convincere e siccome mi reputo abbastanza informato ho visto bene di ripassare una delibera recente (marzo 2009) del Cipe riguardanti le opere finanziate e si scoprono cose davvero interessanti. Innanzitutto non si capisce come mai Genova (75 milioni di euro) e Firenze (116 milioni destinati alle linee 2 e 3 della nuova tramvia) abbiano dovuto subire questo autentico ricatto pre-elettorale a dispetto di una vera cascata di soldi. Proprio di quello voglio parlare oggi. Se andate sul sito www.regioni.it trovate tutti i dati che vi sto elencando, questi sono i fondi stanziati dal Cipe nella delibera di circa due mesi fa:
Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) (di competenza nazionale e regionale): 45 miliardi di euro. Il FAS di competenza nazionale è stato così ripartito: al Fondo sociale per l’occupazione sono stati destinati 4 miliardi di euro; al Fondo Infrastrutture 5 miliardi di euro; al Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale (istituito presso la Presidenza del Consiglio) 9 miliardi di euro. Il FAS di competenza regionale è distribuito per 22 miliardi alle Regioni del Mezzogiorno e per 5 miliardi alle Regioni del Centro-Nord.
In secondo luogo, il CIPE ha preso atto della Relazione predisposta congiuntamente dal Ministero infrastrutture e dal Dipartimento per la programmazione economica della Presidenza del Consiglio sullo stato di attuazione del Programma delle infrastrutture strategiche. Il costo totale delle opere approvate dal CIPE è pari a circa 116,8 miliardi di euro, con un incremento del 28 per cento circa rispetto ai 91 miliardi del novembre 2006. Ecco la lista:
- progetto Mo.Se. (Venezia, già duramente criticato) 800 milioni di euro
- realizzazione di assi ferroviari quali in particolare la I°a fase della AV/AC Milano–Verona, della AV/AC Milano–Genova e della Pontremolese, per un importo globale pari a circa 2.750 milioni di euro.
- realizzazione di reti stradali ed autostradali quali in particolare: l’autostrada CISA, la Brescia – Padova, la Cecina – Civitavecchia, la tangenziale Est di Milano, il sistema Pedemontana Lecco – Bergamo, il nodo di Perugia, il collegamento tra la tangenziale di Napoli e l’asse costiero, la Salerno – Reggio Calabria e la Strada Statale Ionica, l’Asse Agrigento – Caltanisetta, l’asse stradale Licodia Eubea, l’asse stradale Maglie – Santa Maria di Leuca, per un importo globale pari a circa 10.000 milioni di euro.
- interventi nei sistemi metropolitani di Palermo, di Catania, del Sistema Regionale Campano, di Bari, di Cagliari, di Roma e di Milano con particolare attenzione alle opere connesse all’EXPO 2015 (si parla di investimenti sulle infrastrutture per circa 20.000 milioni di euro), per un importo globale di 1.500 milioni di euro.
- Il Ponte sullo Stretto per un importo globale di 1.300 milioni di euro.
Di tutto questo marasma servivano assolutamente i nostri spiccioli?
Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) (di competenza nazionale e regionale): 45 miliardi di euro. Il FAS di competenza nazionale è stato così ripartito: al Fondo sociale per l’occupazione sono stati destinati 4 miliardi di euro; al Fondo Infrastrutture 5 miliardi di euro; al Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale (istituito presso la Presidenza del Consiglio) 9 miliardi di euro. Il FAS di competenza regionale è distribuito per 22 miliardi alle Regioni del Mezzogiorno e per 5 miliardi alle Regioni del Centro-Nord.
In secondo luogo, il CIPE ha preso atto della Relazione predisposta congiuntamente dal Ministero infrastrutture e dal Dipartimento per la programmazione economica della Presidenza del Consiglio sullo stato di attuazione del Programma delle infrastrutture strategiche. Il costo totale delle opere approvate dal CIPE è pari a circa 116,8 miliardi di euro, con un incremento del 28 per cento circa rispetto ai 91 miliardi del novembre 2006. Ecco la lista:
- progetto Mo.Se. (Venezia, già duramente criticato) 800 milioni di euro
- realizzazione di assi ferroviari quali in particolare la I°a fase della AV/AC Milano–Verona, della AV/AC Milano–Genova e della Pontremolese, per un importo globale pari a circa 2.750 milioni di euro.
- realizzazione di reti stradali ed autostradali quali in particolare: l’autostrada CISA, la Brescia – Padova, la Cecina – Civitavecchia, la tangenziale Est di Milano, il sistema Pedemontana Lecco – Bergamo, il nodo di Perugia, il collegamento tra la tangenziale di Napoli e l’asse costiero, la Salerno – Reggio Calabria e la Strada Statale Ionica, l’Asse Agrigento – Caltanisetta, l’asse stradale Licodia Eubea, l’asse stradale Maglie – Santa Maria di Leuca, per un importo globale pari a circa 10.000 milioni di euro.
- interventi nei sistemi metropolitani di Palermo, di Catania, del Sistema Regionale Campano, di Bari, di Cagliari, di Roma e di Milano con particolare attenzione alle opere connesse all’EXPO 2015 (si parla di investimenti sulle infrastrutture per circa 20.000 milioni di euro), per un importo globale di 1.500 milioni di euro.
- Il Ponte sullo Stretto per un importo globale di 1.300 milioni di euro.
Di tutto questo marasma servivano assolutamente i nostri spiccioli?
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