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domenica 7 settembre 2008

Rientro da Nizza

Sabato 6 settembre è stata un'ottima occasione per tornare a Nizza. Erano diversi anni che non mi recavo in città e, nonostante i ricordi delle passate occasioni fossero sfuocati, l'ho trovata profondamente modificata. Molte volte si sente dire che Nizza è una città pericolosa, scippi e risse anche solo per il fatto di essere italiani, una realtà che nelle ore che abbiamo trascorso in centro (ma anche in zone più periferica, Les Planes da una parte e Pont Michel dall'altra, sede dei due capolinea del tram) non solo non abbiamo visto ma che sembra assolutamente fuori discussione. La zona centrale, sull'asse Jean Medecin - Masséna, è uno spettacolo di fiori e fontane con spruzzi e giochi d'acqua, gli spazi verdi invitano a sostare per un gelato o solo a godersi il sole settembrino, bello è anche perdersi nel dedalo di strade della città vecchia, come Rue de la Prefecture, per stare a guardare i negozi di gourmandises e per concedersi un pranzo veloce nei locali che danno sulla strada. In tutto questo si innesta con grazia il nuovo sistema tramviario, veloce, pulito quasi perfetto. Se giustamente, come faceva notare il nostro Massimo, i nizzardi non possono essere accostati agli abitanti di Zurigo, piuttosto che di Basilea o del nord Europa, per via del sangue mediterraneo che scorre nelle loro vene, la città non sfigura in termini di pulizia e di ordine urbanistico e nonostante fino a non molti anni fa il servizio di trasporto pubblico fosse quasi messo spalle al muro, oggi troviamo un'intensa rete di autobus che collegano tutta la città e le località limitrofe, con una grande efficienza anche in termini di comunicazione all'utenza (splendide le fermate, tutte dote di pianta generale, della zona e di macchina per i biglietti) grazie ad una grafica immediata e stuzzicante. Come dicevo il tram è il grande protagonista, attraversa la città nel suo cuore con il minimo rumore e con una grazia che, per forza di cose, un bus non può avere e se l'unica critica potrebbe ricadere sulla scelta cromatica del mezzo, dove un accostamento più "marino" poteva essere preferito al bruno-grigio scuro, si capisce la dimensione di questa nuova realtà. A noi non resta che consolarci con le foto scattate in giornata e con il video che vi propongo, sperando di poter anche noi un giorno incontrare appassionati "di fuori" che scelgono Genova per ammirare le sue nuove meraviglie su rotaia. Consiglio comunale, se ci sei batti un colpo, iniziare a capire come funziona fuori dal nostro giardino di casa non è più un virtuosismo, ma un'assoluta necessità. Speriamo bene...
Godetevi il video!




Lordtiranus

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