Mentre si annaspa sui treni locali, di tanto in tanto, fa notizia la futura compagnia ferroviaria privata, la NTV, che affiancherà Trenitalia nei servizi di Alta Velocità. Un lungo articolo di Sandra Amurri, su Il Fatto Quotidiano del 23 settembre appena passato, ci racconta brevemente questo futuro servizio, mettendo in luce diversi punti oscuri, che tanto ricordano la passata cessione di Alitalia (o ciò che ne rimaneva) a favore di un gruppetto privato. Secondo l’articolo, il duo Montezemolo - Della Valle potrebbe ricavare qualcosa come seicento milioni di euro di fatturato grazie a questa nuova impresa, tenendo in considerazione che l’ultimo governo di centrosinistra, capitanato da Romano Prodi, aveva deciso di “consegnare” questo dono praticamente a scatola chiusa, senza nemmeno una gara pubblica che avrebbe permesso di ricavare qualcosa di più, soldi che potevano essere usati per appianare la voragine lasciata dalla costruzione dell’Alta Velocità (qualcosa come 13 miliardi di euro…).
Infatti con il benestare di Governo, Rifondazione Comunista e altri, il Parlamento (n. 159/2007) fa sparire l’ipotesi di gara pubblica, incredibile se pensiamo che si tratta di un servizio assolutamente pubblico. A quel punto NTV incassa dal ministro dei trasporti Bianchi (area PdCI) la licenza di operare e stipula un contratto con RFI, con validità dal 2011.
Tutto ciò, già di per sé, abbastanza anomalo raggiunge il suo massimo con la concessione a NTV di scegliere le tracce orarie, ovviamente le più convenienti, in cambio di un affitto annuale di circa 140 milioni di euro. Il massimo a costo, quasi, zero. Se si analizza la situazione con calma ci si rende conto di come il conflitto d’interessi sia quasi imbarazzante: la NTV e Trenitalia saranno di fatto concorrenti, ma NTV pagherà un affitto a RFI, la quale è legata a Trenitalia. Insomma un marito che spera di litigare con la moglie per gratificare l’amante. Il tutto ovviamente a spese dello Stato e, di conseguenza, nostre in quanto il maxi buco AV è stato infilato in Finanziaria 2007 (e questo significa che per 40 anni ognuno di noi ne ripagherà un pezzetto) mentre le aziende depurate vengono riconsegnate a chi le ha mandate in malora affiancandoci gli interessi dei privati. E vogliamo davvero che costoro si preoccupino dei servizi pendolari?
Tutto ciò, già di per sé, abbastanza anomalo raggiunge il suo massimo con la concessione a NTV di scegliere le tracce orarie, ovviamente le più convenienti, in cambio di un affitto annuale di circa 140 milioni di euro. Il massimo a costo, quasi, zero. Se si analizza la situazione con calma ci si rende conto di come il conflitto d’interessi sia quasi imbarazzante: la NTV e Trenitalia saranno di fatto concorrenti, ma NTV pagherà un affitto a RFI, la quale è legata a Trenitalia. Insomma un marito che spera di litigare con la moglie per gratificare l’amante. Il tutto ovviamente a spese dello Stato e, di conseguenza, nostre in quanto il maxi buco AV è stato infilato in Finanziaria 2007 (e questo significa che per 40 anni ognuno di noi ne ripagherà un pezzetto) mentre le aziende depurate vengono riconsegnate a chi le ha mandate in malora affiancandoci gli interessi dei privati. E vogliamo davvero che costoro si preoccupino dei servizi pendolari?
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