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lunedì 9 febbraio 2009

Basta produrre FUFFA

Si scherza in comune, evidentemente guardandosi attorno trovano motivi di ilarità, che perdonatemi, a me sfuggono. La triade Transdev, Comune di Genova ed AMT hanno partorito, forse abbozzato, un nuovo (l’ennesimo) piano per favorire quella che ormai pare una filastrocca infantile ripetuta con il solo sforzo mnemonico: costruire assi protetti nelle zone ad ora sprovviste, migliorare la viabilità, migliorare la vita dei cittadini. Se i nostri “amministratori”, insieme a tutto il sottobosco che parla, parla e non tace mai, si prendessero la briga di vedere (non dico capire, sarebbe chiedere troppo) come funzionano certe cose all’estero forse avremmo meno anagrammi divertenti, meno schemi fatti a matita su un tovagliolo di pizzeria e più progetti concreti, fondi per realizzarli e reale benessere urbano.

La nuova trovata è FITU, abbreviazione che significa Favorire Il Trasporto Urbano, ma che gioca “simpaticamente” con il termine stesso che in genovese significa “svelto”, o comunque che lascia l’intenzione della fretta. Il quadro generale è ancora, ovviamente, fumoso ma sono riuscito a vedere qualche stralcio che per correttezza non pubblico in questa sede. Vi chiedo solo di fare uno sforzo di immaginazione: focalizzate le zone calde della città, via Bobbio, C.so Sardegna, Via Venti, Via Cantore… ora rispondete a questa semplice domanda: in che condizioni sono 365 giorni all’anno in determinate ore del giorno? Bene ecco come il progetto FITU le renderà (nello specifico via Cantore)…



Tutto questo viene presentato grazie ad un abile gioco di disegni dove tutto trova la sua armonia zen circondato da piante, corsie per le bici, nonni e infanti che passeggiano con il volto verso il sol dell’avvenir. Ma non solo, sarebbe poco, futuristiche strade sopraelevate, auto che passano sopra o sotto, dipende da come il disegnatore si sveglia al mattino, e per tutto questo, forse per renderlo più delirante, dati su dati, cifre e date di realizzazioni per la vecchia regola per cui non conta come si parla di un fatto, l’importante è parlarne. Io, Davide Vallese aka Lordtiranus, totalmente svincolato dall’Associazione di cui faccio parte dico basta a questa continua, imperterrita presa per i fondelli.

Se chi di dovere non sa fare il proprio lavoro vada a fare altro, oppure vada allo Zelig Off tanto come comici li prendono subito.

Lordtiranus

7 commenti:

giambo64 ha detto...

Perchè tutto questo astio verso questo studio? A me non sembra così male, se venisse realizzato Genova non solo eguaglierebbe le città europee di cui parli, ma anzi, sarebbe all'avanguardia.
Il FITU non è stato fatto su un tovagliolo al bar, viceversa ha richiesto mesi di lavoro. Chi ci ha lavorato è gente che ha esperienza nelle realtà europee e mondiali. Che poi non venga realizzato è un altro discorso, sicuramente avrà molti nemici tra commercianti automobilisti motociclisti e via discorrendo, lo strano è che ne abbia tra chi propone un trasporto pubblico migliore.

Anonimo ha detto...

Caro Giambo il "se venisse realizzato" non mi dice e non mi serve proprio a nulla. Con i se ci si riempe bocca, pancia e fossa.

I problemi del trasporto pubblico sono reali e tangibili, come tali hanno sì bisogno di programmazione e avanguardia ma amche che siano sostenibili sia economicamente sia in termini di fattibilità pratica. Queste poche pagine che ho avuto modo di visionare sono, secondo me, voli pindarici, mera didattica. Se poi l'hanno fatto i "senatori" del tpl tanto meglio ma se rimane solo nella stanza dei bottoni me ne faccio poco

Anonimo ha detto...

Ma come, FITU non sarebbe sostenibile praticamente ed economicamente mentre lo sarebbe GeMob2020?

Anonimo ha detto...

PS Sono giambo64, mi sono registrato ieri ed ho già dimenticato la password, solo dopo ho scoperto che si può rispondere anche da non registrati!
Comunque ora che lo so ti romperò un po le scatole!
Complimenti per il blog.

Anonimo ha detto...

Caro Giambo64 hai sollevato una giusta questione. Chi ti parla non ha avuto minimamente a che fare con la stesura di GeMo2020 e quindi posso valutare le due cose da "fuori". Il progetto FITU l'ho addocchiato e quindi le mie valutazioni, del tutto personali e quindi criticabilissime, sono di campo più ristretto. Discorso differente per il GeMo2020 in quanto avendolo consultato con maggiore disponibilità in termini di tempo e di dati grezzi posso ritenerlo "valido" per alcuni aspetti e "fantasioso" (mi si passi il termine) per altri.
La differenza di fondo secondo me è un'altra: noi come altre associazioni possiamo portare delle proposte come "esperti fai da te", insomma su temi che ci appassionano ma che tutto sommato sono a noi in parte estranei (personalmente io di ingegneria civile so meno di zero), altro discorso invece un Comune, una società di trasporto (AMT o chi per essa) o una personalità di spicco (per citare la Monorotaia di Piano) che abbozzano qui e là dei "progetti da carta".

Detto questo sarò ben felice di visionare meglio il progetto FITU e rimangiarmi tutte le mie posizioni nel caso le stesse si rivelassero errate.

Anonimo ha detto...

Lord ha ragione, la diffidenza verso il FITU nasce da queste considerazioni.

Genova Mobilità 2020 è uno studio fatto spontaneamente senza consulenze milionarie e senza la presunzione di fare annunci strombazzanti.

Poi per me il FITU ha una grossa mancanza: la metro ha un ruolo marginale.

Tornando in tema,
invece di continuare a fare progetti AMT e Comune dovrebbero aprire dei cantieri, altrimenti Genova resta sempre più indietro.

Anonimo ha detto...

Perche non:)

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