C'è del masochismo tra chi tira le reti, non può esserci altra spiegazione di fronte a certe scellerate uscite mediatiche. Possiamo anche dare il beneficio di "ingrossamento" dovuto al passaggio sulla carta stampata, ma notizie come quelle di cui vorrei parlare oggi fanno davvero gridare al mitico si salvi chi può. Il retroscena. Trenitalia, nello specifico tale Silvano Roggero, direttore della Divisione trasporto passeggeri regionale, ha deciso che ormai i tempi sono maturi e la vecchia possibilità di integrare bus e treno in un solo ticket (soluzione che fu all'avanguardia in Italia) va modificata, sempre secondo Roggero infatti AMT prende una fetta di rimborso dal Comune di Genova troppo sproporzionata togliendo di fatto risorse alla povera compagnia ferroviaria. A questo punto perchè continuare a fare i buoni samaritani? Perciò ecco la proposta: portare il ticket attuale da 1.20 euro a 1.70! Si avete capito, Trenitalia per il magnifico servizio che offre in termini di pulizia, professionalità, puntualità ecc. chiede una gabella quasi del 50% in più rispetto al biglietto attuale. Pissarello, vicesindaco e purtroppo per lui impelagato in queste vicende, ha dato subito l'alt per non gravare ulteriormente sulle spalle dei cittadini e quindi lo storico biglietto d'interscambio, forse l'ultima cosa buona che rimaneva a Genova, pare destinato a naufragare.
Facendo due conti ci si rende partecipi della follia: ogni tratta aumenta di circa 50 centesimi, perciò ipotizziamo 1 euro al giorno per uno spostamento tipo andata-ritorno. Bene, consideriamo 22 giorni lavorativi e qualche viaggio nei weekend, insomma un virtuoso del TPL, e scopriamo che quest'uomo (o donna) va a spendere circa 24-25 euro al mese in più solo per la nuova gabella, a cui va aggiunto l'1.2o canonico perciò per facciamo 25 giorni di spostamento, due al giorno:
25gg x 2 (A/R) di supplemento = 25 euro +
25gg x 2 (A/R) di "normale" = 60 euro
totale 85 euro al mese per gli spostamenti
25gg x 2 (A/R) di "normale" = 60 euro
totale 85 euro al mese per gli spostamenti
Secondo voi se lo stesso tizio prendesse il motorino (mezzo suo quindi) andrebbe a spendere la stessa cifra di miscela in un mese? Forse: però dovrebbe lui abitare a Sant'Ilario, la sua ragazza a Pentema e lavorare ad Arenzano... Questo rapido conto dovrebbe già fare capire come una simile novità ti fa perdere, in automatico, tutta quella fascia che può usare un mezzo proprio alternativo. Rimarrebbero sul bus solo le persone anziane e qualche vecchio sentimentale.
Ma la follia dell'articolo che ieri abbiamo avuto modo di leggere non è ancora finita. Per le tessere agevolate il Comune versa nelle casse di Amt, annualmente, 2 milioni e mezzo di euro per consentire l’applicazione di tariffe più basse a chi appartiene a fasce deboli: quindi pensionati con basso reddito, portatori di handicap, mutilati e invalidi, ex deportati. In più godono di sconti anche studenti e pensionati. Trenitalia non ci sta: per ospitare questi signori vogliono i soldi, money money canterebbero gli Abba, anche perchè di questi scrocconi forse l'azienda ne farebbe a meno volentieri. Ecco le abberranti parole del signor Ruggero:
Ma la follia dell'articolo che ieri abbiamo avuto modo di leggere non è ancora finita. Per le tessere agevolate il Comune versa nelle casse di Amt, annualmente, 2 milioni e mezzo di euro per consentire l’applicazione di tariffe più basse a chi appartiene a fasce deboli: quindi pensionati con basso reddito, portatori di handicap, mutilati e invalidi, ex deportati. In più godono di sconti anche studenti e pensionati. Trenitalia non ci sta: per ospitare questi signori vogliono i soldi, money money canterebbero gli Abba, anche perchè di questi scrocconi forse l'azienda ne farebbe a meno volentieri. Ecco le abberranti parole del signor Ruggero:
<<Tempo per pensarci, al Comune, ne abbiamo dato fin troppo. Regolamenti europei affermano che un ente che decida l’agevolazione nei confronti di determinate categorie di cittadini debba assicurare una giusta compensazione>>.
Secondo Roggero l’azienda dei treni perde 700 mila euro l’anno di mancati introiti, principalmente per colpa di questi straccioni che magari di soldi ne hanno pure pochissimi. Insomma i problemi di Trenitalia non sono tanto le stazioni, i treni inadeguati ad accogliere chi ha problemi motori, la bassissima qualità di servizi verso i turisti stranieri (ditemi come fa un tedesco a capire "non circola nei giorni festivi" scritto minuscolo e con il bordino rettangolare) e verso gli stessi genovesi. No, il problema sono quattro "stracciati" che fanno perdere all'azienda 700 mila euro all'anno... Sui poteri forti non si discute, ma su quelli ai margini la scure picchia dura, tanto è come picchiare un bimbo seduto sul vasino a fare la cacca.
Lordtiranus
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