
Cambiamo articolo. Nell'altra pagina c'è un'intervista a Francesco Scidone, neo assessore al Traffico e Polizia Municipale con incarichi legati alla sicurezza in città. Bene lui, giustamente, chiede il pugno di ferro contro le infrazioni sulla strada: sosta selvaggia, corsie gialle, telefonini e cinture di sicurezza, un bel calderone che erutterà un bel fiume di multae quindi i discoli su due/quattro ruote sono avvisati. Nell'ultimo tratto dall'articolo l'effetto giostra: "Scidone conferma che il Comune vuole diminuire il traffico privato, e di conseguenza l´inquinamento, privilegiando il trasporto pubblico. «Questo è vero, ma non è che ci mettiamo a dare multe a raffica per obbligare la gente a lasciare l´auto a casa... ». Una ricetta è il taxi collettivo - per chi ha la memoria corta vorrei ricordare che la soluzione era già stata proposta tempo fa, con l'unico risultato di essere stata dimenticata velocemente - Anche le auto dei turisti - prosegue l'articolo - non sono benvolute in centro. «Qui iniziamo a parlare del progetto "tourist driver" che coinvolge anche in questo caso i tassisti. Quelli che sanno parlare le lingue, parteciperanno a questo servizio. Porteranno in giro i turisti applicando tariffe particolari». Sembra di capire che lo Scidone-pensiero è meno traffico privato, più trasporto pubblico di qualità, meno inquinamento e più sicurezza stradale. «Diciamo che è il pensiero, anzi la strada che sta seguendo il Comune. Soprattutto in centro ci siamo resi conto che il traffico ormai è diventato insostenibile, che l´inquinamento e il rumore sono due mali da vincere».
Ora, non credo che serva uno studente fresco di maturità classica o scientifica per capire che ci troviamo di fronte a due cavalli che tirando in direzioni opposte straziano la nostra povera intelligenza. E' il solito doppio gioco: sorridere a chi costruisce e dare lo zuccherino a quelli che predicano nel deserto chiedendo parcheggi d'interscambio al limite della città e non nel cuore, un servizio pubblico efficiente senza il cancro maligno del traffico impazzito, una città libera da speculazioni edilizie anche nei salotti buoni. Ben venga la scala mobile ultra futuristica, ben venga tutto quello che può rendere la nostra città più bella ma signori, abbiamo chilometri e chilometri di periferia post-industriale da riconvertire, abbiate l'intelligenza di ridare dignità anche alle zone più nell'ombra. Almeno anche a noi passerà l'effetto giostra.
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