Eccoci ad ottobre, gli studenti tornano in piazza cercando di evitare interrogazioni e compiti in classe. Ogni tanto le smanie rivoluzionarie conquistato anche i "grandi" ed ecco di nuovo sotto i nostri occhi il carozzone degli scooteristi. Mi scuso se il tema sembra riciclato periodicamente ma non riesco a tenere a freno la mano sulla tastiera di fronte ad idiozie di così grande portata. Mi spiego meglio: venerdì intorno alle 12.30 Piazza Dante sarà nuovamente teatro per un po' di smog in due ruote, urla e spintoni da parte dell'associazione Due Ruote in città. Costoro, con delirio di onnipresenza su tv e giornali locali, si sono autoproclamati salvatori del traffico e per questo motivo lo faranno impazzire (il traffico) sgasando nelle vie del centro, raggiungendo la sede AMT e il Comune (quindi in caso di transito in via Garibladi forzando il divieto dovuto alla zona pedonale).
Pare evidente che questi figuri non avranno mai la mia stima, tanto meno il mio appoggio per un causa, passatemi il termine, balorda come quella di permettere il transito sulle corsie gialle. Anzi, io sarei pronto a votare chiunque, in un lampo di lucidità volesse organizzare una contro-manifestazione per difendere la legalità, e il diritto di tutti a muoversi in città senza dover assistere a selve di moto impazzite (sempre più frequenti le notizie di incidenti mortali), parcheggi selvaggi e rivolte (di convenienza) contro il servizio pubblico. In poche parole questa manifestazione posso paragonarla solo ad un comizio di evasori fiscali che davanti alla Guardia di Finanza chiedono perché non si possa rubare, rubare e rubare. E sono stato ancora gentile.
Pare evidente che questi figuri non avranno mai la mia stima, tanto meno il mio appoggio per un causa, passatemi il termine, balorda come quella di permettere il transito sulle corsie gialle. Anzi, io sarei pronto a votare chiunque, in un lampo di lucidità volesse organizzare una contro-manifestazione per difendere la legalità, e il diritto di tutti a muoversi in città senza dover assistere a selve di moto impazzite (sempre più frequenti le notizie di incidenti mortali), parcheggi selvaggi e rivolte (di convenienza) contro il servizio pubblico. In poche parole questa manifestazione posso paragonarla solo ad un comizio di evasori fiscali che davanti alla Guardia di Finanza chiedono perché non si possa rubare, rubare e rubare. E sono stato ancora gentile.
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