Sfogliando il Secolo XIX, ieri saltava immediatamente agli occhi la decisione di portare, nel 2011, il Tram sulle strade della Valbisagno fino a Staglieno. La notizia è sicuramente importante ma nel quotidiano troviamo di meglio da leggere. Scorrendo le pagine arriviamo distrattamente alla numero 34, e qui viene il bello. A sinistra troviamo una lettera scritta da Romolo Benvenuto, lo stesso di cui Pissarello vantava le lodi alcuni giorni fa. Costui attualmente (dopo un passato da ambientalista convinto) è il presidente onorario di "Due ruote in città" associazione che, leggiamo dal loro sito, nasce dalle esigenze di chi, tutti i giorni e con qualsiasi tempo, usa la moto o lo scooter per muoversi in città. Ed è proprio questa categoria la meno ascoltata e tutelata da istituzioni e federazioni.
Tornando alla lettera, notiamo subito dopo poche righe che qualcosa "non va". Subito si mostrano i dati: oltre 270mila scooter in giro per la Provincia [con un rapporto di circa 1:3,5] contro i circa 140mila di Roma [rapporto di 1:14]... qualcosa mi sfugge. Il bello (o il brutto) viene però quando si cercano delle spiegazioni, infatti in modo abbastanza arrogante snobba coloro che ritengono questa "esplosione" di scooter per la strada altamente dannoso a livello ambientale e altrettanto arrogantemente "cade" sulla solità autoproclamazione di salvatore del traffico in città. Segue un pizzico di riverenza nei confronti della nuova amministrazione locale, ma andiamo oltre. La parte centrale della lettera è qualcosa di spettacolare (notare la leggera ironia) e dice: i motociclisti non sono contro il mezzo pubblico (sarà ma sicuramente non sono a loro favore), tantomento contro i pedoni (bisognerebbe vedere cosa ne pensa al parte opposta). Continua: la nostra richiesta di poter utilizzare le strisce gialle deriva dal fatto dimostrabile (da loro ndr) che i nostri mezzi non intralciano, né ritardano gli autobus (evidentemente sono incorporei ndr) e abbiamo la netta sensazione che le telecamere servano a fare cassa e a ripianare il deficit di Amt. Bisognerebbe ricordare a questi figuri che l'ammenda che ne consegue viene recapitata solo se non viene rispettata una norma del codice della strada, non c'è nessuna persecuzione contro i dueruotisti, anche perché se la "punizione" per aver violato la legge fosse solo un paterno "non lo fare più" avrebbe ben poca efficacia.
Per chiudere vorrei citare Luttazzi, il quale nel suo spettacolo Adenoidi ricordava che fare satira è solo un po' di memoria e la base di lettura dei quotidiani, per essere comici però a volta basta anche solo aprir bocca e pensare di aver sempre ragione
Lordtiranus
5 commenti:
L'ultima citazione è fantastica!!
E' vero, putroppo molti scooteristi sono di una arroganza incredibile, io uso spesso il motorino e qualche volta mi capita, spesso in Corso Europa di passare lungo le corsie gialle, però appena vedo da lontano un autobus mi sposto appena possibile nelle corsie normali. Io comunque un'idea per risolvere la questione la avrei: Si fa un abbonamento per le moto in modo che possano passare nelle corsie gialle, tipo 15/20 € al mese, e le telecamere servono per verificare che la moto corrispondente alla targa abbia effettivamente fatto l'abbonamento, se no multa. In questo modo AMT fa un bel po' di cassa e può ridurre sensibilemente gli abbonamenti agli utenti. L'unico neo è che gli autobus sarebbero leggermente ritardati, però nelle tratte più critiche si può riservare il transito solo ai bus e non alle moto. (Tipo via Tolemaide, Via XX)...
Io non ho la moto, metto le mani avanti. Però non credo che il pagare un abbonamento possa salvare la situazione, allora perché non concederlo anche alle auto? E poi alcune strade si e in altre no? Con la burocrazia che abbiamo avremmo maree di ricorsi ogni giorno. Io sono intransigente: la corsia gialla solo per bus, taxi e Sharing
E' vero, molto probabilmente solo gli aspetti giuridici sarebbero insormontabili, però potrebbe essere un modo per far accettare di più alla gente la creazione di ulteriori corsie gialle, visto che certe ora sono solo dannose e inutili (nel Levante mi viene in mente Via Caprera )
Certo la corsia gialla messa senza un minimo di progettazione risulta dannosa.. Mi tornano alla mente le code infinite in via Reti perché di fatto la strada diventata a corsia unica per un chilometro buono... Certo è che le "corsie" dovrebbero anche spingere gli utenti dell'auto a tutti i costi verso un utilizzo maggiore del bus
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